L’estate incombe e si sa, quando il caldo bussa, la mente inizia a sognare itinerari esotici, terre lontane…
Io provo a suggerirvi un viaggio non troppo distante, ma davvero molto affascinante: la Normandia. Un’ora e trenta è il tempo che serve da Milano, in aereo, per arrivare a Parigi Beauvais e una volta arrivati potete noleggiare una macchina, oppure usare i mezzi locali, come il treno.
Per questo articolo ho scelto l’auto come mezzo di trasporto. Pronti a partire con me?
Viaaaaaaa!
Viaggio in Normandia: cosa vedere
Prima fermata: Etretat.
Questo comune francese affacciato sulla Manica è una delle principali località
della Costa d’Alabastro. Inizialmente era un piccolo villaggio di pescatori, ma
oggi è una delle più rinomate stazioni balneari, con le sue spiagge ghiaiose e con le sue falesie naturali di
calcare a picco sul mare.
Se avete tempo, non perdetevi la passeggiata
sulla Falaise d’Aval, si
raggiunge con una lunga scalinata che parte dalla passeggiata a mare, sarà
qualcosa di unico, vedrete panorami mozzafiato e rimarrete rapiti dal famoso
arco descritto da Maupassant come un elefante che beve nel mare. La natura qui è
regina indiscussa.
Attenzione perché la base delle falesie è visitabile a piedi
solo in certe ore del giorno, quando il mare si ritira, quindi consultate le
tabelle delle maree.
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Ma proseguiamo! E’ tempo di storia e buona
cucina.
Arriviamo
a Le Havre. Affascina per
la sua strana bellezza: riunisce in sé le attrattive di una città attiva, dall’architettura
dichiarata patrimonio mondiale, il dinamismo di un grande porto europeo e il
fascino di una stazione balneare. La ricchezza dei suoi musei ci ricorda che l’impressionismo
è nato qui. Questa città è la sua spiaggia di quasi 2 km e scorci indimenticabili,
è la foresta di 200 ettari in pieno centro città, sono i suoi 65 parchi e il
porto con le sue gite in battello, che meritano decisamente.
E per chi ha un
certo languorino andiamo a Honfleur.
Questa cittadina vicino alla foce della
Senna è un vero gioiello, è cambiata pochissimo nel tempo e conserva il fascino
che solo i porti di mare posseggono. Io sono rimasta rapita dai suoi vicoli
stretti, che si dipanano intorno al vecchio porto, non si può passare tra le
sue case antiche in pietra, con tetti di ardesia senza pensare a un passato
lontano, ma così vicino.
I velieri ancorati alle banchine ricordano la
tradizione marittima e non potrete andare via senza aver gustato i deliziosi
gamberetti, sgombri e capesante.
E
per chi ama la storia non resterà deluso. Questa parte della Francia è molto
conosciuta per le sue spiagge tristemente famose, basta pensare al 6 giugno per
far entrare prepotente nella mente il D-Day, il giorno dello Sbarco in
Normandia, durante il quale i soldati inglesi, americani e canadesi sbarcarono
per iniziare la liberazione dell’Europa dalla Germania nazista. Per arrivarci
dovremo spingerci a nord di Bayeux, lungo la costa chiamata Cote de Nacre, cioè
di madreperla. Preparatevi psicologicamente perché il terreno apparentemente
deserto è disseminato di campi di battaglia, di resti visibili dei
bombardamenti, di cimiteri e musei a cielo aperto, testimoni perenni di un
orrore senza tempo.
Sarete colpiti perché qui la storia la si tocca con mano e
la riflessione sorgerà spontanea, ora in particolare per il momento storico che
stiamo vivendo, ma la vacanza è anche crescita, non solo divertimento.
Ora andiamo a deliziarci gli occhi con Mont Saint Michel. Il
suo profilo è inconfondibile e affascinante. Prendete la macchina fotografica e
indossate buone scarpe perché dovrete girare per le viuzze medievali per
giungere all’Abbazia, scatterete miliardi di foto, ma fermatevi un secondo
perchè lo scenario che vi si presenterà davanti merita di essere contemplato
per lunghi minuti. Lo sanno tutti che la peculiarità di questo posto è il suo
essere soggetto alle maree, sì perché può essere protetto dalle acque e
raggiunto solo tramite strada rialzata, o può essere circondato da infinite
distese di sabbia quando il mare si ritira, persino di 15 metri! Si dice che
quando la marea sale, il rumore è quello di centinaia di cavalli al galoppo e
tale è la velocità con cui il mare si riprende il suo posto, quindi mi
raccomando di controllare l’orario delle maree. Per accedere a questa
meraviglia inutile dirvi che dovrete armarvi di pazienza perché il flusso di
turisti è enorme. Da qualche anno potete parcheggiare la macchina nel nuovo
parcheggio a 2,5 km di distanza. Da qui potete raggiungere Mont Saint Michel
con la navetta gratuita o con il percorso pedonale. Prima di salutarci in
questo nostro viaggio virtuale, ci fermiamo a Rouen.
Capitale storica della Normandia, Rouen
fu teatro del martirio di Giovanna d’Arco,
condannata al rogo e qui bruciata nel 1431. Autentica
città-museo, Rouen affascina con le sue belle case a graticcio, le
stradine lastricate, le chiese gotiche. Rouen è anche la “città
dei 100 campanili” e di numerosi
capolavori d'architettura sacra.
La Cattedrale di Notre-Dame ispirò una famosa serie di dipinti sul tema delle Cattedrali a Monet. Avrete la sensazione di immergervi in un’epoca medievale.
La Cattedrale di Notre-Dame ispirò una famosa serie di dipinti sul tema delle Cattedrali a Monet. Avrete la sensazione di immergervi in un’epoca medievale.
Vi ho incuriosito? Ne ho ancora molte
da raccontare…
Buon viaggio!
Guest post di Elena Magnoni
Blog: La fantasia nelle mani
Shop di Elena: lafantasianellemani
Buon viaggio!
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