Quando una mamma si ammala

Quando una mamma si ammala...così ho scelto di intitolare questo post.
Questo post lo scrive Claudia, una lettrice che oggi è a pieno titolo un'autrice di questo blog. Claudia è una donna ma è anche una mamma e quando si ammala una mamma la paura è tanta, è troppa perché ci sono quei bambini che dipendono emotivamente da quella mamma. Claudia, con grande generosità e sensibilità vuole mandare un messaggio di speranza alle tante donne e mamme che stanno combattendo contro la malattia e vuole aiutarle a sentirsi meno sole.

Io posso solo chiedere a tutte noi di stare attente, di andare puntualmente dal ginecologo, di fare tutti gli esami preventivi previsti, di fare la palpazione del seno, di controllare i mutamenti del nostro corpo e di non trascurare la nostra salute anche se siamo prese da casa, lavoro, marito, figli, pensiamo anche a noi perché la prevenzione ci può salvare la vita...





La parola a Claudia:

Alcuni mesi fa un fulmine a ciel sereno ha cambiato il mio punto di vista.
A 30 anni, due figli, un compagno e con un lavoro full time potevo aspettarmi di tutto tranne che una diagnosi oncologica.
E invece... Eccola qui.
Ho vissuto la paura.
Ho vissuto il dolore.
Ho vissuto i cambiamenti del mio corpo dopo l' intervento e la terapia radiometabolica.
Ho imparato a sorridere nonostante tutto perché mi sono accorta che il mio sorriso faceva bene alla mia famiglia.
Il mio compagno ed io abbiamo scelto di preservare i bambini da tale situazione.
Quante volte avrei voluto piangere e poi li guardavo, ingoiavo il rospo e sorridevo.
E loro lo facevano con me.
Ormai troppo spesso donne sempre più giovani si trovano a combattere queste situazioni.
Queste malattie cambiano chi le vive e chi è vicino al malato.


Ed anche quando il pericolo sembra passato l'ombra della malattia sembra voler uscire sempre con chi la malattia l'ha avuta.

IMPARIAMO AD USCIRE DA SOLE ( io per prima ci sto lavorando)!

Per fortuna molto spesso da queste situazioni si esce e la vita a poco a poco riprende da dove era stata interrotta.
La mia vita è andata in stand by  ma non bisogna mai perdere la forza di andare avanti,  quando diventa faticoso e le gambe sembrano vacillare, sfogate il momento e poi ripartite, sempre da voi stesse.


La cicatrice serve per ricordarci quanta forza abbiamo scoperto di avere senza sapere dove fosse riposta!


Bisogna continuare a prendersi cura del proprio corpo, nonostante tutto.
Spesso le terapie sulle donne hanno un impatto psicologico maggiore.


Se posso dare un consiglio a poco a poco accorciate i vostri capelli, il taglio sarà meno netto... E state tranquille, ricresceranno più belli di prima...


Ce la farete e ne uscirete più forti e più belle di prima!!!
Claudia. 

#LaParolaAlleLettrici
Di Claudia De Santis

3 commenti:

  1. Cara Maddalena, lo so, non ci voleva...
    Ma ora ce e tu mettiti subito ha combatterlo!!! e non arrenderti mai. Ciao con un abbraccio forte forte.
    Tomaso

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    Risposte
    1. Quanto sei caro Tomaso mio, io sto bene, la nostra amica Claudia ci ha testimoniato la sua esperienza (ora ringraziando Dio sta bene anche lei).
      Buona serata, un abbraccio.
      Maddalena.

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  2. Un bellissimo articolo. Estremamente sincero e commuovente. Grazie Claudia per il tuo coraggio.

    RispondiElimina

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